Diversità, originalità nelle espressioni dei vigneti, ottime condizioni agro-ecologiche sono qualità che hanno situato all’Argentina come uno dei destini più attrattivi a livello mondiale nella elaborazione di vino di eccellente qualità.
Uno dei principali punti di forza di questa vitivinicoltura chiaramente continentale è una combinazione armoniosa di tre fattori fondamentali: il clima, il suolo e i vigneti.
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L’Argentina ha lunga tradizione nella produzione di vini.
In più di 210 mila ettari coltivate, una grande varietà ha riuscito adattarsi con successo per raggiungere la pienezza nel loro carattere e dare il mercato esemplari dei memorabili vitigni classici.
Assieme a loro, ci sono una gamma di varietà che sono in corso di essere riscoperte e potenziate; altri , in fase sperimentale, colla speranza che siano proprie “perle” per gli anni a venire nel suolo argentino.
Le nuove generazioni argentine, educate alla coltura del vino, sono i protagonisti dell’enorme entusiasmo che circonda l’attività vitivinicola.
Se a questo aggiungiamo l’ interesse che viene dall’estero, che ha motivato l’arrivo di numerosi esperti e di capitali riconosciuti a livello internazionale nel mondo del vino, si prevede chiaramente un grande sviluppo.
Un grande sviluppo nel settore dei vini.
Le ragioni di questa “esplosione” sono semplici.
Da una parte la eccezionale qualità del suolo che si estende da nord a sud in tutta la regione andina, l’altezza e l’ampiezza del clima di questo paradiso per la produzione di grandi vini.
Poi il know-how locale al quale hanno sommato le nuove tecnologie e, in particolare.
Ma soprattutto l’interesse degli argentini per i loro vini, che molti considerano come parte dell’ identità del paese su un piano di parità con la famosa carne.
L’Argentina ha un’estensione di vigneti che supera i 210 mila ettari che sono distribuiti in 25.180 aziende.
In 13 delle 24 province si coltiva la vite, ma in solo 7 la vinificazione acquisisce valore strategico.
Di conseguenza Salta, Catamarca, La Rioja, San Juan, Mendoza, Neuquén e Rio Negro rappresentano il baccino vinicola per eccellenza.
Circa 188 mila ettari (94% del coltivo) è destinato a produrre vino e succo d’uva concentrato.
L’Argentina è produttore di vino di alta qualità.
Argentina, dato che è produttore di vino di alta qualità, aderisce alle norme OIV e attualmente partecipa a tutte le fori internazionali che regolano l’attività.
Questo spiega l’eccellente livello che ha raggiunto questa industria.
Il vitigno protagonista è il Malbec un’uva rossa originaria di Bordeaux che in Argentina dà splendidi vini, soprattutto di grande qualità. Il Malbech viene usato dalle grandi aziende in purezza. I vini ricavati dai vitigni del Cabernet Sauvignon, Ceresa, Criolla, Merlot, Syrah, Tempranilla, sono vini rossi ricchi di tannini e colore, grazie al clima caldo e alla luminosità.
Hai ragione @greengalletti. In calo invece è la Bonarda, introdotta in Argentina dagli emigranti italiani, così come le varietà Sangiovese, Barbera e Dolcetto.
Fra i vini bianchi si usa molto la varietà autoctona Torrontes, più fine della La Rioja, le Criollas, Chenin, Tocai, e Pedro Giménez per vini ad alte rese, mentre per quelli più fini si usa lo Chardonnay, Sauvignon Blanc e Sémillon.