Da questo post comincio a condividere con tutti i simpatici lettori di questo Blog un’esperienza unica vissuta qualche anno fa: il viaggio in moto lungo tutta la famosa Route 40, da La Quiaca al confine tra Argentina e Bolivia, a Capo Virgenes al estremità meridionale del continente.
Vi racconterò il viaggio per tappe, accompagnando i commenti con immagini.
La Route 40, chiamata anche Libertador General San Martín, è un luogo leggendario da visitare in auto, in moto o in autostop.
Come dato aneddotico, va segnalato che Rodolfo Rossi, argentino di 40 anni, ha attraversato la Route 40 di corsa. Ha iniziato a correre a La Quiaca percorrendo lo stesso percorso di cui vi parlerò. E 107 giorni dopo arrivò a Cabo Vírgenes.
Il grande viaggio della Route 40: prima di partire.
La Route 40 occupa un posto privilegiato tra le strade più famose del mondo, sia per la sua lunghezza (ha più di 5.000 km), per i suoi paesaggi e per le regioni che attraversa.
Ha un’estensione maggiore della tratta New York-Los Angeles per fare un esempio o di Buenos Aires-Bogotá (Colombia) ed è quasi il doppio della distanza tra Madrid e Mosca se vogliamo continuare a fare esempi per confrontare la sua lunghezza.
È un emblema per l’Argentina così come lo è la Route 66 per gli Stati Uniti.
Un giro in moto, lungo 5.200 kms.
Il giro in moto totale l’ho fatto nel 2015, cioè 5 anni fa.
E in questi tempi di pandemia e di isolamento sociale obbligatorio (in alcuni Paesi più e in altri meno) propongo di ricordare tutti i momenti vissuti.
È interessante notare che la Route 40 può essere percorsa da nord a sud o da sud a nord.
Si comincia dal Nord.
Ho iniziato dal Nord. Per essere più precisi da La Quica nel cuore della Jujuy Puna.
La Route 40 inizia a Cabo Vírgenes nella provincia di Santa Cruz e termina a La Quica, nella provincia di Jujuy, al confine con la Bolivia.
Detiene un record: ad Abra del Acay raggiunge il punto più alto di una strada del mondo fuori dall’Asia: quasi 5.000 metri di altezza.
Durante il suo tour possiamo trovare luoghi e monumenti dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, luoghi che ancora oggi sono insediamenti di popoli indigeni, paesaggi andini dove pascolano lama e guanachi, laghi che sembrano piccoli mari adagiati ai piedi di montagne che sembrano toccarsi il cielo, fiumi che muoiono d’inverno e rinascono d’estate e resti di antichi insediamenti precolombiani.
Rimarrai stupito dai laghi secchi e dalle stravaganti formazioni modellate dai venti e dall’acqua attraverso milioni e milioni di anni.
Tra nuvole, condor e guanacos.
Sognerai di volare come il condor sopra le colossali cime innevate.
Il sud ci offre le vaste pianure della Patagonia. Vedremo guanachi, volpi, nandù e armadilli correre tra le praterie dorate.
Vedrete gli immensi ghiacciai mentre le città bianche e blu crollano contro l’acqua in uno spettacolo meraviglioso che la natura ci offre ogni giorno.
Soffrirai i venti che non perdonano e ti colpiscono in faccia senza sosta.
Questa storia inizia nell’estremo nord del nord, proseguendo verso sud fino a raggiungere il chilometro 0 (Capo Virgenes).
Alcuni dati statistici.
- La Route 40 è stato creata nel 1935.
- Unisce 13 regioni.
- Attraversa 11 province.
- Passa da 21 parchi nazionali.