A causa dell’ampiezza nella latitudine e nei rilievi, l’Argentina è soggetta a una grande varietà di climi.

Regioni dell’Argentina.

Le regioni meridionali dell’Argentina hanno estati fresche e inverni freddi con pesanti nevicate, specialmente nelle zone montagnose. Le zone più elevate, a tutte le latitudini, sperimentano condizioni più rigide.

Sia la temperatura massima che la minima mai registrate in Sudamerica si sono avute in Argentina.

Il record per la temperatura massima di 48,8 °C, venne registrato a Rivadavia, Provincia di Salta, l’11 dicembre 1905. La temperatura minima record fu −32.7 °C, registrata a Sarmiento, Provincia di Chubut, il 1 giugno 1907.

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Venti.

I principali venti dell’Argentina comprendono:

  • Il freddo Pampero, che soffia sulle pianure della Patagonia e della Pampa a seguito di un fronte freddo. I primi a provarne gli effetti furono i colonizzatori spagnoli che si trovavano nella zona del Rio de la Plata. Che divide l’Argentina dall’Uruguay; costoro ne percepivano la provenienza dalle zone più interne e meridionali, le pampas (praterie). Dunque lo battezzarono pampero.

 

  • Il Viento Norte, un vento caldo che può soffiare da nord nella seconda parte dell’inverno, creando condizioni miti.

Leggi anche: Pampas pianura senz’alberi suddivisa in Pampa umida e Pampa occidentale.

  • Il Zonda, un vento caldo e secco, che influenza l’Argentina centro-occidentale. Privato di tutta l’umidità durante i 6.000 metri di discesa dalle Ande, lo Zonda può soffiare per ore con raffiche fino a 120 km/h, alimentando gli incendi e causando danni. Quando soffia il Zonda (giugno-novembre), tempeste di neve (viento blanco) si verificano alle maggiori altitudini.Mentre avviene il fenomeno del “viento föhn” nell’ovest argentino, gli effetti sono visibili nella provincie di La Rioja, di San Juan, e nel nordest della Mendoza, a causa dell’effetto della pressione suscitata dali venti provenienti dal Pacifico del sud, l’altezza delle Ande, e vari fenomeni di incanalatura orografica dei venti sul altopiano, dove la “meseta della Puna” dissipa questi venti.


  • La Sudestada può considerarsi simile al Noreaster, anche se raramente coinvolge nevicate. Entrambi sono associati a un sistema di bassa pressione invernale. La sudestada solitamente modera le temperature fredde ma porta piogge molto forti, mari agitati e inondazioni costiere. È più comune nel tardo autunno e in inverno, lungo le coste dell’Argentina centrale e nell’esturaio del Río de la Plata.


Clima.

Le regioni meridionali, in particolare l’estremo sud, sperimentano lungi periodi di luce solare da novembre a febbraio (fino a diciannove ore), e notti lunghe da maggio ad agosto.

Galleria d’immagini.

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